Gernot è nato nel 1969 . E ‘un pittore , illustratore freelance, scultore e designer che vive e lavora in Baviera (Germania). Dopo aver esposto in grandi dimensioni , immagini di macchine spaventose e creature brutte in pittura ad olio negli anni ’90 , ha deciso di concentrarsi di più della sua preferenza per il bizzarro, insolito e soprattutto la forma femminile.
illustrazioni di amanti , ponygirls voluttuose , suore mascherate e ancelle gommate . La conseguenza sono state le sue prime pubblicazioni su riviste fetish come Secret e Twilight e una collaborazione permanente con la rivista leader nel mondo in questo genere – Marquis.
Gernot disegna e dipinge i suoi bizzarri personaggi per lo più con una strizzatina d’occhio lussurioso , ma con serietà tecnica e passione.
gocce scritte per desdemona vs iago
Ora e sempre nel bene nel male
Eravamo seduti l’uno contro l’altro di spalle
Nudi come vermi
Ci eravamo promessi di non parlare
Di non fiatare
Di non urlare
Di non muovere le mani
Andò avanti per un ora o più.
Non ricordo
Quando cominciasti a battere i piedi sul pavimento
Era un modo strano quello di sempre per
farmi sentire il tuo disagio
Quel disagio che avevi per me
Per la tua vita per le cose in generale
Eri forse stufo di quel gioco
Mi alzai di scatto sporgendomi dalla finestra
Era aria quella che volevo sentire
Aria fresca sulla faccia
Fissai il vuoto ma non ci vedevo nulla
Non ho mai visto nulla nelle cose
Come non ho visto mai nulla in te
ma c’era qualcosa in te che faceva parte di me
Forse uno zero bianco che ci chiudeva a cerchio
Uniti nell’inerzia
Fu un attimo e non capii
come non capivo mai tutte le cose che il tuo delirio ti diceva di farmi
Mi tirasti per i capelli e mi legasti stretta con delle corde
Rozze
avevo la faccia schiacciata sul letto
a stento riuscivo a respirare
Era una sorta di umiliazione o penitenza
o
era solo il tuo assurdo modo
per farmi sentire la sensazione che tu avevi nel cuore……..’INDOLENZA’
Caricato da dimensionex74. – Animazioni e video artisticiPittore contemporaneo Scozzese. Nasce nel 1951 soggetti dipinti da Vettriano sono prevalentemente giovani donne in atteggiamenti seducenti e in compagnia di uomini maturi. I suoi quadri hanno un aspetto misterioso e perpetuo, simile a quelli malinconici di Edward Hopper, ma dove Hopper coniugava uno stile allora moderno con la raffigurazione di un’America altrettanto moderna, spesso fredda, Vettriano dà una sensazione di cose passate e di calore tradizionale. Nello stile prima ancora che nei soggetti. Ma sono proprio i soggetti, evocativi di un mondo passato e di cose che oggi sembrano sparite – eleganza, romanticismo, erotismo raffinato – a determinare il suo successo. gocce scritte per le mie donnex
EMMA
non mi hai mai amato abbastanza
noi mi hai mai chiesto se ero realmente felice
mi hai dato tre figli e il mio corpo come in uno specchio deformato
non mi hai mai fatto gustare il vero senso della vita matrimoniale
a 18 anni mi hai sposata
10 anni più di me
Non amavi stare in mezzo alla gente
Ne uscire il sabato sera
Parlavi solo di lavoro
Bollette
Di cibo che io dovevo cucinarti bene e tanto
Parlavi solo di mammà
Quella grande baldracca che ti ha reso l’uomo senza coglioni che sei
mi hai piantata in una casa a sorbirmi la noia
giorno dopo giorno
ora dopo ora
l’amore quello che facevamo era un movimento meccanico
senza stimolo da parte mia e talvolta
anche da parte tua
1-2-3-4- botte è via;
raggiunto un orgasmo casalingo e sempre uguale ed io li come un ebete,
mi guardavo il soffitto, senza fiatare
senza poesia
io il manichino io l’automa
mi scoppiava la testa
lo specchio era l’unico a farmi capire dove ero caduta
ma non mi diceva dove avevo sbagliato
il giorno era notte
la notte sempre più buia
ma poi lei
lei
ed io
amiche alleate sostenitrici
pianti
consolatori
mi abbracciava, mi stava vicina……..
ed io ne sentivo sempre più il bisogno di quelle braccia
di quel volto
di quelle labbra
il bisogno di sentire il suo calore
l’ha baciai sapevo che l’avrei persa per sempre
forse……….
ma il desiderio di farlo era forte
fu il bacio più carnale che io avessi mai dato in vita mia
in quella squallida e soffocante vita
mi sentivo leggera non avevo timore nemmeno quando le slacciai la camicia
e vidi quel seno bianco lo baciai ed era profumato
era la pelle più morbida che io avessi mai toccato
la paura mi prese quando decisi di sfiorare ciò che faceva parte anche del mio corpo
ma fu tutto automatico
come se l’avessi sempre fatto
era amore era godimento era splendido sesso
quello che non avevo mai assaporato con nessun uomo
erano le curve del suo corpo ad eccitarmi
l’odore della sua pelle
della sua carne
il suo godere silenziosamente
mentre le mie mani esploravano le sue parti nascoste.
quello che non avevo toccato su nessun uomo
ciò che non avevo mai gustato
una polpa viva e ardente
lei
ed io
amanti ammaliate incantate
quel giorno è stato l’inizio della mia vita…il liberarmi da una catena
e ancor oggi girandomi nel letto la guardo e quell’amore che provo per lei è sempre vivo
come la prima volta che la baciai
MAN RAY: Alla continua ricerca di un’arte che fosse soprattutto gioco, stupore e ironia Man Ray ha sposato tutte le tecniche e tutte le poetiche, restando fedele solo a se stesso. Il “sognatore pratico” è contemporaneamente fotografo, pittore, regista, disegnatore, grafico e scultore. “Dipingo ciò che non posso fotografare. Fotografo ciò che non voglio dipingere. Dipingo l’invisibile. Fotografo il visibile”.
gocce scritte per le mie donnex
Successe all’improvviso
Cancellarono
Come in un disegno la sua bocca
E lei rinunciò a parlare
Chi avrebbe potuto sentirla
Il cielo, gli alberi o quel terreno umidiccio sulle spalle
Li mezza nuda, preparata, sapeva cosa l’ attendeva
Non li odiava, infondo erano il lievito di una stessa pasta.
Rosa come una bambolina
Liscia come seta, non soffriva aveva rinunciato a questo sentimento.
Era questione di tempo
Avrebbero finito in fretta 6 occhi solo quelli ricordava
6 occhi tristi sbandati identici a i suoi.
Girati stenditi zitta
Non c’era rabbia nei suoi sguardi
Mentre li osservava attenta
E la paura l’aveva lasciata
A quella bambina che non era mai stata
E’ il dolore non esisteva più
Si vergognava a dirlo ma
Aveva preso il suo posto
Il piacere, infondo pensava
‘Non mi stanno facendo nulla’
che lei non avesse mai fatto ,
o perché quello era l’unico tipo d’amore
che avesse mai conosciuto nella sua vita.
Era solo un commercio
Pensava, ma
Lei non aveva trattato con l’acquirente almeno questa volta
E di questo se ne rendeva conto
Era una banca e la stavano rapinando,
ma aveva rinunciato a commiserarsi
Pensava alla dolcezza e alla
Tranquillità
Di quelle coppie che si amano
E se fosse successo ad una di quelle ragazze
Forse il vuoto e lo squallore l’avrebbe
Mai dimenticato??
Lei invece si, non ci faceva nemmeno più caso
Infondo l’aveva fatto con persone più brutali
E in posti più schifosi
E poi lei non aveva nessuno che le fregava
Se stava buona, avrebbero finito
In poco tempo, in fondo erano 3 aste e non
Avrebbero perforato nulla che non fosse già rotto
Girati, stenditi, zitta
Aveva rinunciato a tutto mentre i 3 dottori esploravano attenti
Il suo corpo ancora leggermente bambino
Ma il tempo non passò così in fretta
Come prevedeva
Era troppo gustosa
Benché non fosse per niente perfetta,
ma ci sapeva fare
e chi non se ne accorgeva,
aveva la sfortuna di attirare
uomini come il miele alle api.
Quando tutto finì la rosa liscia si rivesti : ‘sei stata brava’
Erano ormai i soli complimenti
Che sentiva da molto tempo
E cominciava a crederci
E le faceva anche piacere sentirli.
Risalirono in macchina
Fecero un tratto di strada
4 occhi scesero, ora rimase da sola con 2 occhi, era tesa
Forse stanca
Ma questa volta non rinunciò
A piangere.
Lui la guardò
E le disse:
‘su è finita, ma a me non è bastato, io ti voglio ancora’
Adesso lontano dagli altri non era più un duro
Ma la sua voce era gentile e rassicurante
Lei gli rispose di si
E scomparirono nel buio della notte………
Infondo lei cosa aveva da perdere…………………..
Io sono occhi di bambola
Bocca di bambola
Gambe di bambola
Io sono braccio di bambola
Grandi vene
Esca di cane
Si loro La vogliono realmente
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