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videoarte, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, disegno, musica, performance, installazioni, illustrazioni pubblicitarie, letteratura, citazioni c'è tutto ciò che conosco esprapolato da varie fonti ed rielaborato da me.

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La pop art è un modo di amare le cose.

Andy Warhol

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qui troverai anche piccole gocce di miei pensieri sparse qua e la tra i post
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(Henry Ford)


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meta suprema dell'arte è cogliere l'essenza dell'apparenza.

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La pubblicità è la più grande forma d’arte del ventesimo secolo.

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Disclaimer ©

questo blog si basa sull'illustrazione di opere d'arte per far conoscere la pop art e l'arte contemporanea a chi ne ignora l'esistenza, sottolineo che le immagini esposte sono dei loro ristettivi proprietari, in base alL'art. 90 della l. 633/41 in ogni mio post c'è sempre l'autore con nota biografica allegata, la riproduzione delle foto non si considera quindi abusiva però qualora la loro riproduzione non sia gradita dallo stesso autore provvederò a cancellarle.

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Pop Art

La definizione di Pop Art (abbreviazione di “popular art”) nasce negli anni Cinquanta in Gran Bretagna, in seguito all’attenzione che diversi studiosi e artisti (il principale è Richard Hamilton, con Hockney, Black, Tilson, Kitaj) dedicarono ai linguaggi della comunicazione visiva nella società di massa e nella civiltà delle merci. Ma è sul principio degli anni Sessanta che il movimento assume notorietà internazionale grazie ad un gruppo di artisti americani. Essi assumono a base delle loro opere gli oggetti di consumo e le immagini moltiplicate e stereotipate dei massmedia, della pubblicità, dei fumetti. Fra loro, il più famoso è Andy Warhol, che riprese con procedure fra l’impassibilità e l’ossessione seriale, foto di eventi e personaggi della cronaca o marchi commerciali, come la cocacola. Liechtenstein, Oldenburg, Rosenquist, Wesselmann, Segal, Indiana sono altri protagonisti di un fenomeno complesso che segna un’inversione di tendenza nell’arte del secondo Novecento: una figurazione che ricalca – con diverse modalità critiche e inventive – il flusso freddo dell’ immaginario nella società urbana, tecnologica, massificata. Vi concorrono peraltro artisti che muovono da diverse premesse, ironiche ed emozionali (il “new dada”), come il grande Rauschenberg, Johns e Dine.

la bellezza delle cose altrui

Odio il modo in cui mi parli e il modo in cui ti tagli i capelli…Odio il modo in cui guidi la mia macchina,odio quando mi fissi…Odio i tuoi stupidi stivali anfibi e il modo in cui mi leggi nella mente…Ti odio così tanto che mi fa stare male e mi fa perfino scrivere poesie…Ti odio…Odio quando hai sempre ragione…Odio quando mi menti…Odio quando mi fai ridere…Odio anche di più quando mi fai piangere…Odio quando tu non mi sei intorno, e il fatto che non mi abbia chiamato…Ma più di tutti odio il fatto che nn ti odio…Nemmeno quasi,nemmeno un pochino,nemmeno niente…

10 cose che odio di te

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