MARCO LODOLA
Come scrive Roberto D’Agostino in “Lodola”, edito da Mondadori: “La dimensione di spettacolarità insita nel sistema contemporaneo porta Lodola a produrre immagini che riflettono con cinica e ludica puntualità il destino dell’uomo: l’esibizione come esibizionismo, come ineluttabile cancellazione della profondità ideologica, religiosa, sessuale e morale. Lo spegnimento della profondità segna il punto di massima eccitazione della superficie. Così la plastica diventa specchio del carattere artificiale della vita, vissuto come unica natura possibile, come sfondo naturale dell’uomo moderno?”
la bellezza delle cose altrui
il bene è voluto, è la conseguenza di un atto; il male è permanente…
n.d
Allen Jones uomo/donna 1963
i corpi senza testa di un uomo e di una donna sono fusi quasi l’uno nell’altro.
il vero senso dell’ amore; quello vero…..quello che ti leva il fiato e non capisci più chi sei e dove sei!!!!
la bellezza delle cose altrui
La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire… sei vicino al cielo.
Jimi Hendrix
Sarah Joncas artista pop surrealista*inventa ragazze che assumonosul corpo l’identità del mondo esterno, diventando protesi e completamento del reale, mimetizzandosi attraverso la pura attinenza del proprio essere. Sirene meditabonde, romantiche sognatrici, giovani tatuate dal corpo filiforme, gemelle siamesi, sinuose dark ladies, eleganti suicide girls… assistiamo al rito silenzioso di una femminilità che sente il richiamo metafisico della purezza naturale, che cerca lo spazio della mente dentro le forme ambigue della città. Sono donne affascinanti, indipendenti senza nulla dei canoni femministi. Semmai, ricordano le protagoniste di certi romanzi posturbani alla James G. Ballard: silenziose ma spietate sotto la superficie elegante della propria quieta apparenza.
*Lowbrow Art o Pop Surrealismo è un movimento artistico di origine californiana datato fine anni ’70 così denominato grazie alla fantasia inventiva di Robert Williams (alcune fonti attribuiscono l’invenzione a Phil Frost), disegnatore di fumetti underground che conia quel neologismo (1979) in contrasto polemico con il termine highbrow (cultura elitaria).
Robert Williams e Gary Panter sono primi protagonisti del movimento, che ben presto si struttura in modo estremamente eterogeneo, con l’adesione di disegnatori di fumetti, comix, cartoon, pittori, scultori, tatuatori, decoratori, punk artist, digital artist, in genere autodidatti e del tutto tagliati fuori dai comuni circuiti dell’arte ufficiale.
La Lowbrow Art resta perciò un movimento di nicchia, e anche se negli USA acquisisce una certa popolarità, specie dopo l’uscita, nel 1994, della sua rivista Juxtapoz, spesso fuori dai confini statunitensi, per esempio in Italia, è pressoché sconosciuto.
la bellezza delle cose altrui
“Se c’è una magia nella boxe… è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione… al di là di costole incrinate… reni fatti a pezzi e retine distaccate. E’ la magia di rischiare tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te”.
Million Dollar Baby
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