Philippe Shangti ha l’aspetto di un dandy alla moda. Direttore Generale e responsabile del Quai Saint Tropez serate, la Mecca della notte di Saint Tropez, moltiplica questo self-made per scattare foto e mostre, un pretesto per la messa in scena delle più selvagge illusioni fotografiche e sceniche. Sotto la sua guida vi è un esplosione di parrucchieri, truccatori, assistenti uno sciame intorno a manichini e donne in carne ed ossa in un ambance sovraeccitati dove eccitazione è palpabile, le riprese Shangti sono sempre un evento atteso con impazienza e di eccitazione. Shangti supervisiona ogni dettaglio, un accessorio regola, dirige con molta cura i suoi set. Sull’altopiano Philippe osa tutti, i giocattoli del sesso, il lusso abbigliamento dirottato, il trucco scandaloso per la stadiazione stravagante e completamente esuberante. Il risultato è spettacolare, un misto di simboli sesso/droga/donne e colori sgargianti e psycodelici.
la bellezza delle cose altrui
“Sola come una narcisista, o come una sacerdotessa della Roma antica, una vestale, la custode del sacro fuoco, una vergine. Già, proprio una vergine, poiché questo io sono. Una vergine con le sembianze da pornodiva e i pruriti d’una ninfomane. Un controsenso, un groviglio, un’incognita anche per me stessa, comunque un’entità e non un burattino, una persona che sta ancora cercando il proprio io viaggiando controcorrente. Chi sono? Ora come ora non lo so. Un giorno lo scoprirò o forse no. Di certo, giammai sarò ciò che il mondo pretende che io sia. Pur nella mia confusione, ricuso i fili manovratori.”
“Mio re dagli occhi belli”
Rodesia Vichi
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